sabato 12 marzo 2011

Oceanic n°25.Pensieri al vento.

Dove l'origine della vita sulla terra
sono solo parole e supposizioni,e fuori,
l'aria è ricca di nuove malattie,che l'umanità
attende,senza chiedersi il perché.

Ringrazio l'inferno per avermi ospitato
ringrazio il paradiso per non avermi voluto.
Ho messo il cuore al timone della mia vita e andando avanti non mi sono pentito,qui,solo in questo posto che è l'isola di Zamoras ormai sono costretto a rimanere,parte dell'effetto dell'attraversamento dell'abisso che è una costante di molti di noi,ha bisogno di molta energia per la risalita e la rinascita,è come nuotare senza vedere la terra,ma la terra esiste,è la meta di molti,non tutti risalgono,tanti affondano,quale sia il potere di controllo delle situazioni è da ricercare nella nostra mente,basta scavare,per avere le risposte,ma non tutte sono lì,i miei studi mi portano a credere che un "oltre" esiste ma andando lì non c'è modo per tornare a raccontare quello che si vede e si sente,ma io sono convinto che un giorno si potrà fare un viaggio con biglietto di andata e ritorno,per ora il viaggio è solo andata.
Un mattino in questo oceano viola,al mio risveglio ho visto il fantasma di mio padre,era giovane,mi guardava e rideva,mi guardava e rideva,volevo parlare.........fare delle domande ma non sono stato in grado,e questo è un segnale,poi in pochi minuti è svanito,è tornato nel suo mondo nell'oltre,dove tutto è ovattato e senza inganni,ricordo il freddo nel mio sangue alla sua vista,ma poi tutto è tornato normale,una calma silente era entrata in me,e questo è un altro segnale.
Forse io sono condannato a rimanere in questa isola,o forse questo è una specie di limbo,e tutto è in attesa.
Sono come oceano che mai si ferma e tutto ruota come la fine e l'inizio.
(Testo dedicato a Dea.)